Intervista a Francesco, Patrizia e Nicola Dal Toso

ROSSI D’ASIAGO PRODUCE DISTILLATI DI PREGIO: COSA FA SÌ CHE UNA GRAPPA DIVENTI UNA GRANDE GRAPPA?

Sicuramente, la scelta accurata delle materie prime, il metodo di distillazione e l’invecchiamento rigoroso e attento.

PATRIZIA, COME SI INSERISCE LA TECNOLOGIA, OGGI, NELL’ARTE DELLA DISTILLAZIONE?

Grazie alla tecnologia oggi possiamo raggiungere risultati sorprendenti, ottimizzando il ciclo produttivo lungo tutta la filiera. La distilleria è cambiata molto negli ultimi anni e l’innovazione tecnologica oggi permette di estrarre il meglio dalle vinacce. Ovviamente rimane il fatto che solo da una buona uva possiamo ricavare una buona grappa.

FRANCESCO, SUO PADRE SANTE ERA UN DISTILLATORE: QUAL È LA COSA PIÙ IMPORTANTE CHE LE HA INSEGNATO?

Mi ha insegnato molte cose: impegno costante, scelta intransigente delle materie prime, controllo severo della lavorazione ma soprattutto duro lavoro.

NICOLA, QUALI SONO I SEGRETI DI UN BUON INVECCHIAMENTO?

L’invecchiamento è una fase della lavorazione molto importante.
Il riposo della grappa in legno permette di ottenere un prodotto diverso da quello di partenza, perché in questa fase si attuano due processi importanti: da un lato si hanno delle modificazioni chimico/fisiche del distillato, dall’altro si ha un’elevata dissoluzione nel distillato stesso delle sostanze contenute nel legno. La grappa infatti penetra attraverso i “pori” del legno e grazie al suo elevato tenore alcolico cattura tutte le sostanze che il legno cede (un tipico esempio è il sentore di vaniglia) cambiandone l’aspetto organolettico e visivo e conferendole il tipico colore ambrato. Inoltre la presenza degli zuccheri nel legno, anche se pochi, completano la grappa conferendole rotondità e morbidezza.
Noi utilizziamo solo barrique di legno di rovere di Slovenia.
Poi bisogna avere pazienza e lasciare che il tempo e il buon legno facciano il loro lavoro.

FRANCESCO, CHE RAPPORTO AVETE CON IL TERRITORIO?

Sono nato in campagna e cresciuto in un ambiente contadino. Fin da piccolo ho lavorato nella distilleria di famiglia e con i miei fratelli andavamo a raccogliere, con un carrettino, le vinacce dai contadini della zona. Ci divertivamo come matti! Ho un grande rispetto per la terra e i suoi frutti e sono profondamente legato al mio territorio, pieno di risorse, generoso ed onesto.

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